La rinascita del Grifo passa per il nuovo stadio

Il rinnovo del Curi: in attesa dell'ok definitivo, le speranze per restituire ai tifosi il sogno della Serie A
Proprietà e Comune di Perugia vogliono il piano definitivo entro la primavera

La volontà di Comune e Perugia Calcio è chiara: portare a termine il prima possibile l’approvazione del progetto. La squadra ha infatti bisogno del nuovo stadio, che porterà nuovi investimenti nella zona di Pian di Massiano e nuovi finanziamenti alla società. Quest’ultima potrà beneficiare di maggior visibilità nel mondo nazionale del calcio e i tifosi potranno godersi la partita nel confort di uno stadio totalmente ristrutturato. La nuova struttura, stando al progetto, sarà infatti moderna ed all’avanguardia, un vero motivo di rilancio per la squadra e la città intera.

Il piano- Dopo i lavori di ristrutturazione dei 6 campi settore giovanile nel 2018, il Perugia Calcio sta infatti ora pensando alla ristrutturazione dello stadio: la società ha infatti depositato il 14 settembre del 2018 il progetto al Comune. L’Istituto per il Credito Sportivo- un istituto di credito di diritto pubblico con gestione autonoma- ha dato disponibilità a cofinanziare il restyling dell’attuale stadio: annualmente si tratta di 600 mila euro a suo carico e 400 mila per il Comune. L’investimento totale ammonta a circa 15 milioni di euro  e prevede l’intera copertura dell’impianto, uno sky box, ovvero una struttura che consente, tramite vetrata, di vedere la partita, 4 torrette ai lati con uffici, la sede della società di calcio e strutture di ricezione e ristorazione. Il 27 dicembre la Giunta ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione dei seggiolini conformi alle regole Uefa. I lavori, pari all’importo di 257.000 euro, partiranno prima della prossima stagione.

La situazione- L’attuale stadio venne eretto nel 1975. Fino ad allora, il Perugia giocava al Santa Giuliana, ritenuto poi insufficiente per le esigenze della squadra, nel frattempo promossa in Serie A il 22 giugno del 1975, quando vinse 2-1 contro il Novara. Durante l’estate venne quindi costruito l’impianto da circa 30.000 posti, senza pista d’atletica, nella zona periferica di Pian di Massiano, che diede il nome originario alla struttura. Lo stadio, progettato da Luigi Corradi e realizzato dalle ditte dell’ex presidente Spartaco Ghini , fu costruito in quattro mesi. È stato inaugurato il 5 ottobre del 1975 in occasione della partita d’esordio in Serie A contro il Milan. Il nuovo impianto era ancora privo della Curva Sud, realizzata alla fine del decennio. L’attuale nome dello stadio si deve ad un evento tragico che ha segnato la storia del club biancorosso: il 30 ottobre 1977, nel corso della sfida di campionato Perugia-Juventus, il centrocampista biancorosso Renato Curi morì sul campo a causa di un improvviso arresto cardiaco, all’età di 24 anni. Poche settimane dopo, il 27 novembre, l’impianto venne intitolato al calciatore diventando così lo stadio Renato Curi.

Il museo del Perugia

Il museo, adiacente lo stadio, è stato inaugurato il 7 luglio 2016 e ripercorre la storia centenaria della squadra. La struttura nasce dalle ceneri di un ristorante abbandonato. È composto da una corte d’ingresso interna, da una sala dedicata alla Curva Nord e ai gruppi storici, da una sala dedicata alla proiezione di immagini e video della storia del club e da una sala ricco di materiale storico dedicata al racconto cronologico della vita dell’ A.C. Perugia Calcio. Periodicamente i materiali presenti nel museo sono oggetto di rotazione. All’interno del museo si trova il Perugia Store di  80 mq con, al suo interno, l’abbigliamento tecnico della squadra e tantissimi altri accessori.

L’importanza- Perché è decisivo il rinnovamento dello stadio: molte fra le società più all’avanguardia, come la Juventus e l’Udinese, hanno uno stadio di proprietà. Se il Perugia si dotasse di uno stadio più moderno, più funzionale e più confortevole, ci sarebbero più tifosi disposti ad andare allo stadio, più sponsor disposti a scommettere ad una promozione in serie A. Il nuovo stadio può portare più visibilità e quindi più turismo per l’intero indotto cittadino. Con la realizzazione dei nuovi seggiolini, i posti a sedere, ora 23.000, saranno più confortevoli e resistenti. Per l’ex assessore allo sport Prisco lo stadio «sarà un valore aggiunto per la società, per l’amministrazione e per l’intera città». A tutti i tifosi biancorossi ora non resta che aspettare e sperare.

Autore

Marcello Mamini

Nato a Torino il 10/10/1995. Laureato in culture e letterature del mondo moderno presso l'Università Unito di Torino. Giornalista praticante del XIV Biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.