Calcio femminile, il ringhio delle Ferelle: “Nel 2024 la promozione”

Dopo il passaggio al calcio a 11 nel 2020, in poco tempo sono arrivate a un passo dalla Serie A e dal professionismo
La capitana Di Criscio: «Possiamo lottare per salire di categoria, non ci possiamo nascondere dietro a niente: dobbiamo raccogliere qualcosa a fine anno».

Per Terni la quasi centenaria storia della squadra cittadina è motivo di orgoglio. La Ternana è stata la prima formazione umbra ad approdare in Serie A, ormai più di cinquant’anni fa, qualche anno prima dell’arcinemico di sempre, il Perugia. E anche se, a differenza dei rivali, non hanno mai assistito a una “Ternana dei miracoli”, i tifosi rossoverdi sono di diritto tra le tifoserie più focose d’Italia. Provare per credere. Ma ci è voluto tanto prima che, al fianco delle “Fere” (le “bestie”, come sono soprannominati i calciatori della Ternana), ci fossero finalmente anche delle Ferelle. Il calcio femminile in Italia è un movimento che sta sbocciando solo di recente. Le calciatrici possono essere professioniste solo dal primo luglio 2022, data storica. In un piccolo palcoscenico come quello del calcio umbro, però, la corsa verso il professionismo non è semplice. Per farlo, serve costruire una grande squadra.

La nascita nel calcio a 5 – Non è stata la prima squadra femminile di calcio a 5 a nascere a Terni ma il nome, si sa, fa la differenza e il blasone di chiamarsi “Ternana” fa il suo effetto. Nel 2012 nasce la Ternana Futsal, votata proprio al calcio a 5 indoor. Già nel 2014 la Terni del pallone capisce che anche da qui passa il futuro calcistico della città: viene fondata quindi la scuola calcistica “Piccole Fere e Ferelle”. Intanto, la squadra femminile cresce e già nel 2014 è in finale di Coppa Italia e Scudetto. L’anno dopo, arriva il primo tricolore, a cui ne segue quasi subito un altro nel 2018.

L’ascesa della Ternana Women – Il passaggio al calcio a 11 non è stato facile. La società nata nel 2012 per il futsal non esiste più, sciolta nel 2019. Poco male: le Ferelle trovano casa proprio nella società maggiore, la Ternana Calcio. Sono gli anni difficili del COVID, ma le rossoverdi approdano in Serie C grazie a un ripescaggio. Tanto basta, ormai la strada è segnata: il 2022-2023, l’anno dell’approdo in B, vede le Ferelle approdare a un formidabile quarto posto. Si può solo migliorare. In estate il patron della Ternana, Stefano Bandecchi, ora sindaco di Terni, rinuncia alla presidenza della squadra maschile, ma prende il controllo di quella femminile, che gioca stabilmente a Narni. Sotto la guida di coach Fabio Melillo, che punta a farla diventare un top team.

Sogno Serie A – «Stiamo dimostrando di essere un gran gruppo», spiega Federica Di Criscio, la capitana della squadra. «Possiamo lottare per salire in Serie A, non ci possiamo nascondere dietro a niente. Quest’anno la società ci ha chiesto di fare uno step in più». Solo una squadra viene promossa in Serie A, la prima in classifica, e la promozione vorrebbe dire anche il passaggio al professionismo. Per ora la Ternana se la gioca: è l’unica a punteggio pieno insieme alla Lazio Women. In Coppa Italia, nonostante la sconfitta degli ottavi di finale, le rossoverdi si sono fatte rispettare: sconfitte solo per 2-1 dalla Fiorentina, una delle migliori squadre di Serie A. «Noi stiamo lavorando tanto, dobbiamo raccogliere qualcosa a fine anno». Federica sorride: «Altrimenti il gioco non vale la candela».

Autore

Pietro Forti

Nato a Milano il 22/06/1997, laureato in Scienze Storiche all'Università degli Studi di Roma Tre. Giornalista praticante del XVI biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.