Terremoto in Umbria: Pierantonio e Umbertide a rischio spopolamento?

Decine di abitazioni inagibili e disagi per gli sfollati. Pierantonio il centro più colpito: le autorità sperano di evitare che il borgo si svuoti
"Con mio figlio costretti a dormire in macchina per paura di nuove scosse. Aspetto notizie dagli esperti per tornare a casa"

Quando la terra trema c’è ben poco da fare: trovare un luogo sicuro e attendere che la natura sfoghi la sua furia prima di tornare alla calma e fare il bilancio dei danni. È successo in Umbria ad inizio marzo e, fortunatamente, i danni sono stati lievi. Il sisma però ha scosso gli animi e a decine hanno dovuto lasciare la propria casa. Misurazioni e verifiche hanno mobilitato immediatamente Vigili del Fuoco, Protezione civile e le autorità locali, che hanno allestito un dormitorio in una palestra.

Il terremoto – La prima scossa si è avvertita poco dopo le 16 del 9 marzo ed è stata breve ma molto intensa, una seconda si è registrata ad ora di cena. Il tremolio ha scosso il paese e creato scompiglio. Molti sono scesi in strada, allarmati e confusi visto che «questa è una zona sismica, siamo abituati a viverli ma mai tranquilli perché può arrivare in qualunque momento», come racconta un uomo. L’agitazione potrebbe portare ad un trasloco di molti abitanti del comune che hanno paura «nonostante un’ottima organizzazione, sapere che può capitare in qualunque momento è una sensazione difficile da gestire. Con mio figlio per diverse notti siamo restati in auto, non mi fido a tornare a casa».

La situazione – Umbertide e Pierantonio hanno vissuto diversamente il terremoto: la prima non ha avuto danni visibili e, nonostante lo spavento, la mattina dopo sembrava tutto normale. Normalità che «spero torni molto presto anche a Pierantonio» auspica il sindaco di Umbertide Luca Carizia: «La paura è dura da sconfiggere. Noi abbiamo organizzato i soccorsi nel minor tempo possibile. Purtroppo con i fenomeni naturali non si può far molto, per fortuna non ci sono state vittime».

Autore

Carlo Bellotti

Cresciuto a Roma, ho studiato Comunicazione alla Lumsa. Giornalista praticante del XVI biennio della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia