Tra vignette e rime: così rivive l’antica satira perugina

Dalle buche nelle strade ai rischi per i pedoni: le sfide tra poeti e il premio per vignettisti tra gli appuntamenti più seguiti delle giornate del Bartoccio
Il presidente Zuccherini: «Non solo poesia: in gara anche grafici e fumettisti»

Prese in giro, sberleffi e critiche sferzanti contro i potenti, gli sfruttatori e i personaggi più in vista della città: ecco a voi le “bartocciate”. Un’usanza carnevalesca che trae ispirazione dall’antica maschera perugina del Bartoccio. Seguendo l’esempio di questa figura così mordace e irriverente, nel Settecento i perugini iniziarono ad affiggere sui muri della città dei libelli anonimi di critica verso i liberi costumi, il governo e i vizi dell’epoca.

«Perugini forza nite,
piàte la penna ple bartocciate
c’è ‘l Bartoccio che pla Piazza,
le malefatte l’arconterà»

La gara di “bartocciate” – Questa antica tradizione è stata riscoperta e rilanciata da “La Società del Bartoccio” che dal 2018, tra le tante iniziative di carnevale, organizza l’annuale gara di “bartocciate”. Anche quest’anno i poeti amatoriali della città si sono sfidati a colpi di pungenti versi di fronte alla giuria popolare. Oltre alle immancabili accuse graffianti sulle malefatte di chi governa, le protagoniste di questa edizione del concorso poetico sono state le buche delle strade perugine. Un problema molto sentito dai cittadini che affligge automobilisti e pedoni. A vincere la gara è stata un’altra preoccupazione ricorrente: la chiusura dei negozi di quartiere, delle botteghe degli artigiani e degli storici commerciati. Proprio di questo parla “Bartoccio e Mencarone per Perugia… ncol magone!” di Giovanni Alunni, che per il terzo anno consecutivo si è aggiudicato il premio “bartocciata dell’anno”.

Il premio “Marco Vergoni” – In questa dodicesima edizione de “Le giornate del Bartoccio” la satira è stata protagonista anche del Premio “Marco Vergoni”. Per la prima volta disegnatori e creativi da tutta Italia hanno partecipato al concorso di vignette satiriche dedicato al disegnatore perugino scomparso nel 2014. Trenta le vignette in gara e un solo tema: la vita da pedoni. «Può sembrare un argomento marginale ma per noi è centrale nell’idea di città non più costruita a misura di automobile ma di cittadino – spiega il presidente della Società del Bartoccio, Renzo Zuccherini – la satira ci restituisce un occhio critico su ciò che succede intorno a noi». A vincere il primo premio è stato Franco Prevignano, noto creativo e fotografo perugino. Una vignetta che mette al centro della scena i pedoni, intesi come pedine del gioco degli scacchi, minacciati dal sopraggiungere
del re e della regina a bordo di un’auto sportiva. «Questa per me è una vittoria inaspettata – confessa commosso Prevignano – esattamente nove anni fa ci ha lasciato Marco, oggi sono felice di ricordare il mio amico e compagno di tanti progetti con un premio a lui dedicato. Ogni volta che faccio una cosa dico “se c’era lui sarebbe stata più bella”».

Autore

Giada Bertolini

Classe 1995, originaria di Lucca. Ha conseguito la laurea magistrale in Strategie della comunicazione pubblica e politica all’Università degli Studi di Firenze. Giornalista praticante del XVI biennio della Scuola di Giornalismo di Perugia.