Foligno all’assalto: la spada è un affare di famiglia

Ludovica Costantini, 14 anni, in testa al ranking, segue le orme del fratello Matteo, già convocato in Nazionale
«I miei esempi più importanti sono le persone che incontro ogni giorno in palestra. Le Olimpiadi? Me lo auguro davvero»

«A danza non vinco nulla, voglio vedere se con la scherma riesco a togliermi qualche soddisfazione». Sei anni fa, la giovanissima Ludovica Costantini, vedendo tornare a casa il fratello con i trofei in mano, decise di prendere in mano spada e maschera e iniziare a tirare in pedana. Stoccata dopo stoccata, le soddisfazioni sono arrivate e ora Ludovica è prima nel ranking della categoria ragazze e allieve (classe 2008/09) : oggi sono in due a portare medaglie a casa. Matteo, classe 2003, è nella top 20 del ranking nazionale: «Vedere mia sorella tornare dalle gare con dei trofei – racconta – è ancor più bello di quando a vincere sono io».

Primi fan – L’ultima medaglia, per Matteo, è stato un argento a Bastia Umbra. Davanti a lui solo Valerio Cuomo – l’attuale campione del mondo – mentre sul gradino più basso del podio è salito Alessandro Cini, altra giovane leva del club folignate. Un assalto alla volta, Matteo ha scalato il ranking di spada, raggiungendo il sesto posto nella categoria giovani. Così sono arrivati gli allenamenti con gli atleti azzurri e le trasferte internazionali. Anche quando sono lontani, i due fratelli, dopo ogni gara, non smettono di pensare l’uno all’altra: «Matteo – racconta Ludovica – è il mio fan numero uno. È il primo a scrivermi per chiedermi com’è andata e a credere sempre in me».

Un vezzo di famiglia – Dopo le gare, un messaggio al fratello (e primo tifoso). Prima, la preparazione in palestra e il duro lavoro, certo, ma anche un pizzico di scaramanzia accomuna i fratelli Costantini. «C’è un oggetto che porto sempre con me in pedana», racconta Ludovica. Ma non sappiamo di cosa si tratti: «È un segreto» glissa la giovane campionessa. Per Matteo conta la posizione delle spade prima di salire in pedana:
«Gioca un ruolo importante», dice sorridendo.

Due spade, un maestro – «Un assalto – concordano i due – si vince con la testa, ancor prima che con il fisico». Un insegnamento che ha trasmesso loro il maestro Pietro Gnisci. Preciso e carismatico, ci spiega a voce bassa: «La scherma è un arte, prima ancora che uno sport». Ora guida le spade dei giovani della scuola di Foligno, ma sotto il suo sguardo attento sono passati campioni assoluti, come il folignate Andrea Santarelli, argento olimpico a Rio 2016. «Ludovica è una ragazza determinata, ha davvero tanta voglia di vincere – commenta il maestro – ed è pronta a fare i sacrifici che servono per diventare una campionessa».

Obiettivo Olimpiadi – All’orizzonte ci sono i Giochi olimpici di Parigi 2024: la testa dei due fratelli Costantini forse è già lì. I piedi, però, sono ancora ben piantati a terra. «Le Olimpiadi le vedo molto lontane, ma qualche podio più vicino me lo auguro davvero» conclude Ludovica con un sorriso che suggerisce speranza, ma soprattutto determinazione e fiducia in sé. 

Autore

Marco Moroni

Nato ad Ancona il 25 febbraio 1996. Sono laureato in filosofia all'Università degli studi di Macerata, con un percorso di doppio diploma con l'Institut Catholique de Toulouse (Francia). Giornalista praticante del XV biennio della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia.