Cara energia: l’inflazione non risparmia la ceramica umbra. Gli amministratori: “Basta campanilismi, facciamo squadra”

In un anno rincari fino al +600% sul gas, materia prima per i forni di cottura
Gli artigiani locali fanno squadra con la Strada della Ceramica Umbra. La maiolica di Deruta candidata a patrimonio dell’umanità Unesco

L’allarme è arrivato fino a Roma, in Parlamento. Il boom dei prezzi dell’energia ha colpito anche il settore della ceramica. Gli artigiani della maiolica, in Umbria, sono in difficoltà. E chiedono aiuto alla politica. La risposta è arrivata con la legge di bilancio, approvata a fine dicembre: 15 milioni di euro per il sostegno e la valorizzazione della ceramica artistica tradizionale. «Stiamo parlando di un patrimonio che rappresenta l’identità del nostro territorio» racconta Michele Toniaccini, sindaco di Deruta, la città capofila della Strada della Ceramica Umbra, l’associazione dei quattro comuni ‘ceramisti’ della regione: Gualdo Tadino, Orvieto, Gubbio e Deruta. “Le istituzioni hanno l’obbligo di sostenere i settori più importanti del territorio. Le risorse in arrivo sono concrete – prosegue Toniaccini – ma si può e si deve fare di più”.

Cara inflazione – Una boccata d’ossigeno, quella in arrivo da Roma. Perché gli artigiani pagano bollette sempre più alte. “Il caro energia colpisce soprattutto il nostro settore” spiega Michele Carloni, presidente CNA Umbria. Su un consumo annuo di circa mezzo milione di metri cubi di gas – mediamente la quantità necessaria per accendere un forno di cottura – si arriverà a spendere circa 600 mila euro nel 2022. L’anno scorso non si andava oltre i 100 mila. “Un aumento pari al 600% nel giro di qualche mese. E pure con la luce non si scherza” lamenta Annalisa Mordenti, ceramista che gestisce un forno e una bottega, entrambi a Deruta.

Fare squadra – Per uscire da questa crisi, e salvare molte piccole e medie imprese dalla chiusura, la soluzione è il gioco di squadra. “In Umbria stiamo facendo di tutto per superare questo periodo di difficoltà. L’anno scorso a Deruta – dice il sindaco Toniaccini – abbiamo dato vita a un comitato degli artigiani ceramisti che, unitamente alle istituzioni locali, sta presentando in Parlamento una serie di documenti e dossier volti a sensibilizzare i politici di tutti gli schieramenti nel sostegno alla maiolica artistica ed industriale”.

Umbria vs Mondo – E le iniziative non finiscono qui. A Deruta hanno annunciato l’intenzione di candidare la maiolica locale a patrimonio dell’Umanità Unesco. Un riconoscimento prestigioso che permetterebbe al piccolo borgo del perugino, rinomato per la ceramica e per la sua produzione artigianale, di rafforzare la reputazione internazionale. “Siamo sulla buona strada. In linea con la nostra strategia – ricorda Toniaccini – abbiamo nominato il direttore del nostro museo locale tramite un bando internazionale”. In campo, poi, c’è anche la Strada della Ceramica umbra. “Un’associazione – spiega Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino – con cui le realtà ceramiste locali possono unire le forze”. Nel tempo della globalizzazione, della crisi energetica e della concorrenza al ribasso, non c’è più spazio per competere tra piccole realtà. L’Umbria deve fare squadra, anche per la sua ceramica. Ed è quello Deruta sta facendo.

Autore

Luca Bianco

Nato a Benevento il 19/12/1993. Laureato in Relazioni Internazionali e specializzato in Studi militari all'Università di Bologna. Giornalista praticante del XV biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.