Nove cantine indipendenti si sono unite per resistere alla grande distribuzione e all’agricoltura meccanizzata: ecco i cardini della loro filosofia di produzione.
A – Alto Tevere «L’Alto Tevere non è una zona rinomata per il vino, è una zona che va spiegata, va fatta conoscere» Diego, Cantina Donini
B – Biologico e Biodinamico «La biodinamica si fonda le energie della terra, di cui la scienza moderna si è dimenticata». Rocco, cantina Mani di Luna
C – Cantine «Siamo tutte cantine piccole e indipendenti». Clelia, cantina Casa dei Cini
D – Difetti «Non volevo assecondare il gusto del mercato: quelli che sono considerati “difetti” sono i punti di forza del mio vino». Diego, cantina Donini.
E – Enologia «L’enologia tradizionale tende a standardizzare il gusto; io nel vino ritrovo il carattere del vignaiolo che l’ha fatto». Diego, cantina Donini.
F – Feccia «La feccia, che viene considerata un elemento di scarto, è la parte che invece protegge il vino: per questo abbiamo deciso di chiamare il nostro evento “La meglio Feccia”». Giovanni, cantine Cenci.
G – Grechetto «Il grechetto è come gli umbri: sembra chiuso ma poi dà il meglio di sé, soprattutto dopo qualche anno». Giovanni, cantine Cenci.
I – Industrializzazione «L’agricoltura industrializzata tende a logorare in maniera precoce le viti». Moreno, cantina La Spina.
L – Leguminose «Fra un filare e l’altro coltiviamo il favino (pianta leguminosa, ndr) che è un azotofissatore, e che poi verrà dissodato insieme alla terra per renderla più fertile». Giovanni, Cantine Cenci.
M – Mercato «Le cantine piccole rischiano di essere espulse dal mercato, ci vogliono convinzione e resistenza». Moreno, cantina La Spina. «Noi non facciamo vino in base ai gusti del mercato, deve essere il mercato a seguire il vino». Rocco, cantina Mani di Luna.
N – Nove «Il bello della nostra associazione è che siamo nove amici che ci organizziamo cose insieme, condividiamo esperienze e macchinari». Clelia, cantina Casa dei Cini.
O – Omologazione «E’ importante resistere all’omologazione del mercato e far cose diverse, singolari e particolari». Paolo, cantina Fontesecca.
P – Paesaggio «L’agricoltore è il primo custode del paesaggio». Clelia, cantina Casa dei Cini.
Produzione «Noi seguiamo ogni aspetto della produzione, dalla vigna, al travaso, alla vendita: devi essere eclettico e saper far tutto». Rocco, cantina Mani di Luna.
Q – Qualità «Noi che eravamo piccoli produttori di qualità abbiamo pensato di unirci e organizzare delle cose insieme». Giulio, cantina Riccioni. «Non è un vino filtrato, strapulito, in purezza; è un vino artigianale, che rispecchia la terra che lo produce». Clelia, cantina Casa dei Cini.
R – Resistenza «Insieme si resiste a un sistema che guarda solo ai grandi nomi, e rischia di far scomparire i piccoli produttori, che invece devono essere raccontati». Giulio, cantina Riccioni. Resistere alla fatica, alle mode e alla grande distribuzione». Paolo, cantina Fontesecca.
S – Società «Resistiamo a quello che impone la società: profitto a tutti i costi, soldi, scarsa lungimiranza». Rocco, cantina Mani di Luna.
T – Taglio in Vigna «Facciamo i nostri vini non in purezza, ma con la vecchia filosofia del “taglio in vigna”. Vigneti con uve differenti nella vigna, in percentuali diverse: e questo uvaggio poi lo ritrovi nel vino». Clelia, cantina Casa dei Cini.
U – Umbria «In Umbria c’è stata troppa competizione fra le piccole e le medie aziende, e il risultato è che non ci conoscono né all’estero né a Bologna, o Milano. Per farla conoscere serve che i vignaioli si uniscano per promuovere il territorio». Rocco, cantina Mani di Luna.
V – Vino «Il vino rispecchia chi lo produce: ognuno ha il suo modo di farlo». Giulio, cantina Riccioni.
Vite «La vite è la più connessa alle energie della terra: tende verso l’alto, ma per crescere deve aggrapparsi a qualcosa». Rocco, cantina Mani di Luna.
Z – Zolfo «Il nostro vino ha un tasso di solfiti ancora più basso del biologico». Diego, cantina Donini.