Una strada per tornare a casa

La SP477 per Castelluccio di Norcia rimarrà chiusa almeno fino a giugno, ma gli abitanti si stanno battendo per velocizzare i tempi
È difficile pensare alla ricostruzione, se anche il solo raggiungere il paese è un’impresa: per questo è tanto importante riaprire la strada provinciale 477, la via d’accesso principale a Castelluccio di Norcia. Abbiamo intervistato Daniele Testa e Giovanni Perla, due persone che si stanno impegnando per tenere alta l’attenzione sui problemi del paese, a partire proprio dalla viabilità

La  vita degli abitanti di Castelluccio di Norcia si è fermata la sera del 24 agosto, quando la terra ha tremato per la prima volta; da allora, incalzati dalle continue scosse, i castellucciani hanno dovuto abbandonare le loro case e la loro terra. Castelluccio è un centro isolato anche in condizioni normali, ma la chiusura della SP477 lo ha reso praticamente irraggiungibile, condannandolo a rimanere per lungo tempo un paese fantasma e costringendo i castellucciani ad un esilio forzato. Ma la gente del paese non ci sta, e raccogliendosi in comitati ed associazioni tenta tutto il possibile per far riaprire la strada che li portava a casa e che conduceva turisti ed amanti della natura nella meravigliosa piana di Castelluccio.

L’iniziativa online. Daniele Testa ha usato Internet per tenere alta l’attenzione sulla SP477, lanciando su Change.org la petizione “RiapriAmo Castelluccio”. Lo scopo è chiedere alle autorità competenti di intervenire velocemente sulla viabilità, anche per salvare l’evento clou di Castelluccio, la fioritura delle lenticchie. «Le lenticchie non crescono da sole, devono essere coltivate» spiega Testa. «Se in primavera gli agricoltori non potranno utilizzare la strada per andare a seminare – conclude – quest’ estate non ci sarà nessuna fioritura. E questo sarebbe un grave danno non solo per Castelluccio, ma per tutto il turismo umbro».

L’appello alle istituzioni. Anche Giovanni Perla, presidente dell’associazione “Per la Vita di Castelluccio di Norcia”, si sta battendo per riaprire la SP477, e ha chiesto più volte alle autorità di moltiplicare gli sforzi per ridare ai castellucciani la possibilità di raggiungere agevolmente il paese. «Chi aveva un’attività a Castelluccio deve poter rientrare, per riprendere il proprio lavoro e far ripartire il paese. Inoltre ci sono molti anziani che non hanno mai lasciato Castelluccio e che soffrono molto la lontananza. Temono di non vivere abbastanza per rivedere la loro terra» racconta Perla. «Capisco che d’inverno è difficile intervenire – sottolinea – ma le autorità devono capire che Castelluccio è una realtà molto particolare, che rischia di morire se non si interviene in tempo».

Autore

Chiara Sivori

Nata a Genova il 25 dicembre 1991. Laurea magistrale in Giurisprudenza, conseguita presso l'Università di Genova.