Letali, invisibili e diffuse tra i giovani: la minaccia delle nuove droghe

Dai cannabinoidi sintetici al fentanyl: le nuove sostanze psicoattive sbarcano in Europa. Nell'ultimo anno sono state assunte dal 3% degli adolescenti tra i 15 e i 16 anni
Per crearle basta andare al supermercato: al resto pensano i chimici "da strada". Ma le molecole cambiano continuamente e sfuggono ai controlli

Un semplice profumatore per ambiente che viene fumato come se fosse marijuana. È solo uno dei tanti esempi di Nps. Un nome che ai più non dirà molto ma che agli addetti ai lavori fa paura ed indica le nuove sostanze psicoattive. Meno costose dell’ecstasy, producono effetti non ancora completamente conosciuti ma più potenti di quelli delle pillole di Mdma. Si usano sostanze regolarmente in commercio, poi sintetizzate in laboratori improvvisati dai cosiddetti chimici di strada in vere e proprie droghe.

La Relazione europea sulla droga 2018, elaborata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), ha dedicato una particolare attenzione alle nuove sostanze psicoattive, la cui diffusione desta sempre più allarme. Rispetto agli stupefacenti tradizionali le NPS spesso riescono a bypassare i controlli antidroga internazionali, visto che la loro composizione muta di continuo e adeguarsi diventa sempre più difficile anche per le istituzioni che combattono il narcotraffico. Le NPS comprendono una grande varietà di sostanze, tra cui cannabinoidi sintetici, oppiacei, catinoni e benzodiazepine. La diffusione di queste sostanze è tuttavia in calo: nel 2014 sono entrate nel mercato europeo 101 nuove NPS, 98 nel 2015.

Nonostante la grande quantità di nuove sostanze psicoattive segnalate dal Sistema di Allerta Europeo, la distribuzione di queste nuove droghe sembrerebbe ancora relativamente bassa. Per due fattori: innanzitutto non tutte le molecole rientrano nella definizione di NPS. In secondo luogo, i comuni test di laboratorio spesso non sono in grado di rilevare buona parte delle nuove droghe, anche perché spesso ne vengono consumate più di una alla volta ed è difficile risalire alla loro esatta composizione. Ma a preoccupare è soprattutto l’età media dei consumatori che, anche per via del prezzo più abbordabile rispetto a quello delle sostanze stupefacenti classiche, si abbassa notevolmente. In Italia l’uso di nuove sostanze psicoattive sembra concentrarsi prevalentemente al Nord, mentre nel resto del paese è meno diffuso, e l’Umbria non fa eccezione

Il Direttore dell’EMCDDA (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction) Alexis Goosdeel ha osservato che nonostante alcune modifiche legislative possano impattare sulla diffusione di queste sostanze, “la loro disponibilità rimane alta” e il loro commercio si sta progressivamente spostando su internet, soprattutto nel deep web, ovvero siti non raggiungibili mediante i normali motori di ricerca. Qui avvengono i primi contatti, spesso su forum specializzati, poi spesso ci si sposta sui servizi di messaggistica istantanea tipo Whatsapp e Telegram.

A preoccupare è soprattutto la comparsa sul mercato europeo, Italia inclusa, di oppiacei sintetici che producono effetti simili a quelli di eroina e morfina. Nello specifico si tratta di 25 nuovi oppiacei di sintesi rilevati tra il 2009 ed il 2016 (18 dei quali appartenenti alla famiglia del Fentanil). Sostanze ben più potenti dell’eroina e che possono causare overdose anche mortali, oppure situazioni di grave dipendenza.

Autore

Lorenzo Pelucca

Nato a Perugia il 25/06/1988. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Perugia. Giornalista praticante del XIV biennio presso la Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.