Dal tunnel della dipendenza al ritorno alla normalità,     le storie dalla cooperativa ‘La Tenda’

Viaggio all'interno del Centro di Recupero fra storie di cadute e resurrezioni
Da oltre trent'anni la realtà di Foligno aiuta i propri ospiti nel difficile compito della reintegrazione sociale

Il progetto di una comunità che sia ‘senza mura’: la cooperativa di recupero ‘La Tenda’, nata a Foligno nel 1981, riserva ad ogni ospite un trattamento studiato su misura, quasi un unicum nel panorama italiano. Mentre infatti la maggior parte dei SerD (Servizi per Dipendenze patologiche) lavorano utilizzando un metodo che si identico per tutti coloro che vivono il recupero dalla dipendenza, ‘La Tenda’ punta prima a conoscere la persona che chiede aiuto e le sue debolezze e, solo una volta compiuto questo passo, lavora ad un metodo che permetta una completa guarigione. Il lavoro del dottor Enrico Mancini, Presidente dell’Associazione, e dei suoi collaboratori è finalizzato al recupero totale dei pazienti del centro e al loro reinserimento nella società. Trentotto anni di lavoro intenso contro nuove e vecchie dipendenze, partendo dalle sostanze psicotrope fino ad arrivare alla ludopatia, all’abuso di alcolici e al fenomeno degli Hikkikomori, poco conosciuto ma in costante crescita in Italia. Caratteristica della Cooperativa ‘La Tenda’ è quella di mantenere un’identità totalmente locale: tutti gli ospiti della comunità vengono dall’Umbria, la maggior parte dalla provincia di Perugia. I due Centri Residenziali sono il Centro San Marco ed il Centro Caino e si potrebbero definire come l’uno la conseguenza dell’altro: il primo ospita 10 persone, permettendo loro di vivere un contesto similfamiliare ventiquattr’ore al giorno, mentre il secondo ospita 13 persone, occupandosi del reinserimento sociale e, in qualche caso, collaborando con gli enti locali per far sì che i suoi ospiti trovino lavoro nel corso della permanenza.

Lavorare in team-Alle spalle del dottor Mancini esiste una fitta rete di collaboratori: tutto il lavoro di relazioni con gli ospiti è gestito dal vicepresidente della Cooperativa, lo psicologo Massimo Costantini, che coordina da vicino sia il recupero dei casi più gravi che il reinserimento sociale di chi vive la struttura da più tempo.

Bruno e Roberto, tornare alla vita – Abbiamo visitato la struttura Caino, dove sono ospitate le persone sulla strada del reinserimento sociale. Qui abbiamo conosciuto Bruno e Roberto: hanno età ed esperienze di vita completamente diverse l’uno dall’altro, così come divergono anche gli obiettivi che si pongono una volta che avranno terminato il proprio percorso a ‘La Tenda’. Bruno ha poco più di trent’anni, Roberto supera i sessanta, ma entrambi sono accomunati dalla voglia di tornare a vivere dopo le esperienze di dipendenza che li hanno segnati.

Autore

Francesco La Luna

Nato a Cosenza il 30/08/1993. Laureato in Lettere Classiche all'Università della Calabria con una tesi sul giornalismo di Vincenzo Padula. Giornalista Praticante del XIV Biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.