Giovani Democratici in cerca d’autore

La rappresentanza del PD in Umbria alle prese con la nomina del nuovo segretario: sarà il 27enne Michelangelo Grilli
«La nostra generazione caratterizzata dalla precarietà, chi può fugge all’estero: dobbiamo invertire la tendenza per far ripartire il Paese»

Sono passati quasi 13 anni da quando, a un anno dalla nascita del PD, i Giovani Democratici hanno iniziato a operare sul territorio di tutta Italia. Oggi, dopo momenti difficili, contrasti, correnti e scissioni, i GD sono pronti a ripartire anche in Umbria. UAlla guida della formazione nella regione c’è ora un reggente, Michelangelo Grilli, che a causa delle dimissioni della segretaria precedente, deve fare i conti con un movimento da rifondare. «È una situazione simile a quella “dei grandi” – racconta – anche se le condizioni che hanno portato al commissariamento del PD umbro (retto oggi da Walter Verini) sono più articolate. A fine maggio ci sarà un congresso che nominerà il nuovo segretario, ma dal coordinamento regionale hanno fatto sapere già che i voti convergeranno su di me, quindi sto già operando in questo senso. Non è facile».

q

Gap generazionale – Il lavoro del segretario dei GD è tutt’altro che facile, perché spesso ci si trova davanti a un muro generazionale tra vecchia e nuova generazione. Su questo il 27enne Grilli è chiaro: «La crisi pandemica, l’invecchiamento della popolazione, le crisi di governo, hanno messo a nudo i problemi di questo paese». Questi problemi dovranno essere affrontati nei prossimi 20-30 anni: è dunque necessario riflettere su chi potrà risolverli. Gli unici candidati credibili sono i ventenni di oggi.

Un futuro tutto da scrivere – I Giovani Democratici hanno l’obiettivo di far arrivare ai leader del PD le istanze della generazione meno rappresentata a livello nazionale. «Enrico Letta sta dando un impulso nuovo al partito – continua Grilli – Ritengo che Zingaretti sia stato un buon segretario in un momento di crisi per tutta la sinistra. Letta però sta cercando di costruire dal basso un’idea di politica: mi ritrovo molto in questa concezione e penso sia la chiave giusta per rilanciare il partito, soprattutto tra i giovani». VNelle ultime elezioni, infatti, il PD ha perso consensi nelle fasce d’età più basse, questo, secondo Grilli, a causa di una difficoltà nel mostrarsi vicini alle tematiche di una categoria che anzi spesso sembra essere tenuta ai margini delle questioni. La soluzione? Lavorare sul territorio, mostrarsi vicini alle istanze che arrivano dagli attivisti. In parole povere: ascoltare.

Una nuova speranza – Spesso è più facile evidenziare le difficoltà che trovare le soluzioni, ma i Giovani Democratici cercano di proporsi in modo incisivo: «La nostra generazione – conclude il segretario umbro in pectore – è caratterizzata da precarietà, mancanza di opportunità e incertezze. Il tutto in un panorama in cui i giovani, se possono, scappano all’estero o si allontanano dal loro luogo di origine. Dobbiamo invertire questa tendenza per dare un futuro al paese. Se non ripartiamo da qui il PD non riparte».

Autore

Alessandro Ferri

Nato a Civitavecchia (RM) il 27/06/1994. Laureato in Comunicazione Pubblica e d'Impresa e in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Giornalista praticante del XV biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.