Ambra, Wonderwoman del football: «Mi alleno con i Grifoni, ma per me niente campionato»

Italo-olandese, 29 anni, un passato da modella e DJ: «Ora scrivo per siti web, ma nei miei pensieri c’è solo questo sport». Il suo futuro negli USA: pronto un contratto a Philadelphia
In Portogallo ha fondato la prima squadra femminile. Ora gioca in un team maschile, ma per lei niente tornei: la Federazione non ammette competizioni miste

Bionda, occhi azzurri, un sorriso che mette di buonumore. Ambra Marcucci ha 29 anni e tanta vita già da raccontare. La incontriamo sul campo dell’Istituto “Don Bosco” a Perugia. Arriva col suo grande borsone grigio e la palla ovale pronta al lancio. Ci fa capire subito di che tempra è fatta: «Iniziamo?».

Una passione nel sangue – Figlia di un calciatore spoletino immigrato in Olanda, Ambra segue le orme paterne a buoni livelli. Dopo alcuni infortuni alle ginocchia decide di dire addio al calcio, ma non allo sport. Durante gli studi in psicologia in Portogallo si appassiona al football americano e insieme ad alcune amiche forma la prima squadra femminile del Paese iberico.

L’incontro con il football maschile perugino – Uno sport prettamente maschile per la carica di aggressività nei placcaggi e l’alto livello di resistenza richiesto in campo: Ambra lo pratica ormai da 7 anni, quotidianamente, anche due volte al giorno. Dalla scorsa estate vive a Perugia, dove si allena con la squadra dei “Grifoni”. Nel capoluogo umbro non esiste, ancora, una squadra femminile: ma la voglia di giocare di Ambra si è rivelata inarrestabile.

La voce dell’allenatore – Lo scorso luglio ha conosciuto Francesco Freddini, assistente allenatore della squadra, che per lei ha solo parole di elogio: «è brava e molto appassionata. Le sue performance in campo, a volte, sono superiori a quelle degli atleti di sesso maschile». Nessuno sconto sugli allenamenti, nessun esercizio facilitato. Ambra gioca in attacco col numero 12 e chi la conosce la chiama “la ragazza di ferro”, perché il suo motto è non mollare mai: «Il football è il football. Maschile o femminile è uguale – racconta – mi alleno con i ragazzi che sono più forti di me: è dura, ma è una grande occasione di crescita».

La grande occasione oltreoceano – La sua squadra tornerà in campo per l’inizio del campionato, ma la presenza di Ambra non è assicurata. Il regolamento della federazione, infatti, non consente competizioni ufficiali miste, ma solo gare amichevoli. E allora un’altra opportunità potrebbe venire dall’America. Nel 2020 i New York Stars erano pronti ad accoglierla con un contratto alla mano, ma poi il Covid ha fermato tutto. Negli stessi mesi è stata convocata nel Team World, squadra formata dalle migliori giocatrici di football del mondo. Una vetrina di prestigio, che le ha consentito di ricevere un’altra offerta dai “Philly Phantomz” di Philadelphia, dove si trasferirà appena riapriranno le frontiere con l’America.

Marcucci figlia d’arte – Un grande orgoglio anche per il padre che, ha collezionato successi col Bastia calcio, il Montevarchi e in serie A con una squadra olandese. «È molto emozionante per lui – racconta Ambra – vedermi costruire un futuro nel football, proprio come ha fatto lui anni fa col calcio». Una consegna di testimone e di vittorie che Ambra, però, non colleziona solo sul campo, ma anche nella vita.

La musica house e l’esperienza da dj – Nello stereo della sua automobile risuona sempre musica house, la sua preferita. “So live a life you will remember” canta il dj svedese Avicii, “vivi una vita che ricorderai”. Una canzone che sembra descrivere proprio la vita di Ambra. Lo sport non è la sua unica passione, ma anche cuffie, mixer e console. Negli anni vissuti in Portogallo è stata una dj insieme alla sorella. Oggi ha smesso, ma «andando verso gli allenamenti – ci dice – ascolto questa musica che mi dà la carica. La house su di me ha un effetto meraviglioso».

Modella, scrittrice e blogger – In Portogallo coi dischi, Ambra ha lasciato anche l’agenzia per modelle con cui lavorava. Fotografie, shooting, campagne pubblicitarie: «Avevo le ginocchia rotte e mi dicevano che non potevo presentarmi in quel modo». Fare la modella e la giocatrice di football americano contemporaneamente è difficile: «Lo sapevo – ammette – ma quello che mi fa felice, da sempre, è coordinare più attività, sempre diverse». Ed ora la sua occupazione principale è quella di scrivere per siti web di sport, moda, psicologia. Un’attività redditizia che, però, le consente di avere molto tempo libero per allenarsi e giocare a football.

“Che cos’è il football?” – Sorridendo, Ambra risponde: «È la mia vita. Con il sole, la pioggia o la neve, sarò sempre in campo ad allenarmi. Il football è tutto per me».

Autore

Mariafrancesca Stabile

Nata a Copertino (Lecce) il 3 settembre 1992. Diplomata al liceo classico "Giuseppe Palmieri" di Lecce, è laureata in giurisprudenza presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna. Giornalista praticante del XV biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.