La leggenda del Norman, il tempio della musica umbra

Aperto dal 1987 al 2013, fu il palcoscenico delle tendenze musicali di una generazione. Ospitò artisti come Afterhours, Subsonica, Sangue Misto e Caparezza
Dj Fofo: lo chiusi quando la differenza tra i gestori e la clientela iniziò a farsi sentire. Oggi? I locali ospitano eventi, non artisti

Negli anni ‘80, le strade di Perugia si popolavano di persone e culture da ogni parte del mondo, grazie ai tanti iscritti all’Università per Stranieri. Una vera iniezione di vita per un piccolo centro di provincia, collegato male alle realtà più grandi e tagliato fuori dagli eventi. La musica era un potente mezzo di unione e condivisione, e i locali rappresentavano per i giovani importanti punti di riferimento, oltre che di ritrovo. Per un quarto di secolo, parlare di musica a Perugia voleva dire parlare del Norman.

Un locale storico – Il locale è rimasto aperto dal 1987 al 2013. Lì hanno trovato spazio tutte le novità e le tendenze musicali che negli anni si sono susseguite. Ha ospitato artisti come Afterhours, Subsonica, Sangue Misto, Caparezza: «Avevamo invitato persino i Nirvana – ci dice Fabrizio Croce, alias Dj Fofo, uno degli ex gestori – che però non hanno voluto spingersi fino in Umbria». Sul Norman è stato girato anche un documentario, nel 2018, a cura di Nicola Bedont.

La musica e i gruppi – Il Norman si trovava nella periferia perugina di Boneggio, un posto in mezzo alla campagna che piaceva ai gestori proprio perché “un po’ fuori mano e non esisteva gente di passaggio, ci si doveva andare di proposito”. Le serate passavano tra la scalinata esterna, dove si chiacchierava e si faceva conoscenza, e le sale da ballo interne, dove protagonista assoluta era la musica: «Non si andava in cerca di eventi – ci spiega Dj Fofo – le persone volevano divertirsi, ballare. Erano esigenti verso i dj o verso chi suonava sul palco». Palco che è stato trampolino di lancio per molti gruppi locali, come i Fast Animals and Slow Kids, gli Psychocandy, i The Mighties, i B-Blast. Per molti di questi artisti, esibirsi al Norman era il sogno di un’intera adolescenza, trascorsa proprio in quelle sale a ballare e cantare. Oggi ricordano quegli anni con affetto, entusiasmo e anche una certa nostalgia.

La chiusura – Dopo anni di concerti e sale piene, arriva la fine anche per il Norman, «quando la differenza – anche di età – tra i gestori e la clientela ha iniziato a farsi sentire» , tanto da spingere Dj Fofo e i suoi soci ad abbassare le saracinesche: «Era cambiato anche il modo di fruire dei locali – racconta – il Norman è stato uno degli ultimi posti frequentato dai giovani a prescindere dalla serata».

La musica oggi – Da stanze della musica a contenitori di eventi. Discoteche e sale da ballo negli anni subiscono un mutamento dovuto al cambio di generazione. Perugia non fa eccezione. Oggi, l’ospite ideale è il personaggio popolare sui social, seguito da masse di giovani che pagano un biglietto per vederlo dietro alla consolle del dj e scattargli qualche foto. Cambiano anche organizzazione interna e impianti di amplificazione. È il palco ad avere un ruolo chiave, è il posto verso cui è rivolta l’attenzione degli spettatori e da cui proviene il suono. In passato non era così: «Si veniva travolti dalla musica da tutti i lati – racconta amaro dj Fofo – la musica era la vera protagonista».

Autore

Roberto Rocco Spadola

Nato a Potenza il 18 Febbraio 1995. Laureato in scienze della comunicazione all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Giornalista praticante del XV Biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.