Spettatori non se ne vedono da più di dieci anni nel cinema Turreno, edificio simbolo per il capoluogo umbro. «Dal 2015 – ci dice l’Assessore all’urbanistica di Perugia, Margherita Scoccia – abbiamo immaginato un percorso di riqualificazione, ma le tempistiche si sono allungate per difficoltà nei rilievi e nelle indagini sismiche sulla struttura».
Il pubblico ormai da tempo frequenta i grandi centri commerciali e i cinema multisala in periferia.
Nuova vita all’ex cinema Turreno – Come succede in molti film, però, è sempre in coda che arriva il colpo di scena. In pieno lockdown, infatti, il primo aprile è stato approvato il nuovo studio di fattibilità dell’intervento di recupero dell’ex cinema per un importo di circa 5 milioni di euro. Risorse che portano la firma di Agenda Urbana 2014-2020, contributi regionali, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e del Comune. L’ex cinema Turreno rinascerà dalle sue ceneri entro la fine del 2023. Lo stabile diventerà un polo culturale nel centro storico, messo a sistema con le altre realtà dell’acropoli. Il Turreno diverrà un’agorà, una sorta di piazza coperta multidisciplinare. Una struttura dotata di sedute mobili grazie alle quali la platea sarà disponibile per manifestazioni d’arte, installazioni, intrattenimento.
Torna a splendere l’arte al Pavone – Resterà un cinema-teatro, invece, quello del Pavone in Piazza della Repubblica a Perugia. I lavori di restauro sono iniziati 2 anni fa con il primo stralcio da 380mila euro e sarebbero finiti a marzo, se non ci fosse stato il lockdown. «Non abbiamo la bacchetta magica – ci dice l’ingegnere Marco Eugeni, direttore dei lavori – facciamo costantemente i tamponi, ma se una squadra fosse positiva, dovremmo mettere il lucchetto al cantiere». Con l’utilizzo di altri 700mila euro a settembre è ripartito il restauro filologico del teatro. Dopo la ristrutturazione del tetto ora si sta realizzando la nuova platea ed il nuovo plafone. Camminando tra i palchi settecenteschi si ha la sensazione che nonostante i lavori in corso, il tempo sia fermo a qualche secolo fa, con l’eleganza nobile degli stucchi e delle decorazioni in legno.
Nessun accordo per riaprire il Lilli – Tutt’altra impressione invece si ha entrando nel cinema Lilli, chiuso dal 2002. Trovarsi in un luogo pensato per ospitare un pubblico numeroso, oggi così vuoto e silenzioso, può essere suggestivo.
Per il Lilli il progetto di riqualifica si è arenato perchè i proprietari non hanno trovato un accordo con gli investitori. Dopo 20 anni, nessuna possibilità per un cinema storico a Perugia.
«Non sei più nel presente ma in qualcosa di simile a una reminiscenza passata, un’ambientazione apocalittica». Lo racconta così Matteo Pacini, esperto di archeologia industriale.