Terra di Santi, poeti e… “navigatori”

L’Umbria è la seconda regione italiana per utilizzo di social network. Il digital divide lascia fuori molti comuni: il 7% degli abitanti non ha una connessione a banda larga
Una regione a due velocità: se nei comuni colpiti dal terremoto internet è assente o lento, a Perugia si viaggia a 1 Gb al secondo. Matteo Grandi, direttore di Piacere Magazine: «I social sostituiscono i treni»
San Francesco, Santa Chiara, Jacopone da Todi e Instagram: non è un elenco a caso ma la realtà dei fatti. La terra dei Patroni d’Italia e di uno dei più grandi poeti del Medioevo è anche una delle regioni più social d’Italia. Il 57.9% degli umbri che usa internet lo fa per accedere ai vari Facebook, Whatsapp, Twitter, Youtube e Tik Tok. Fra Santi e poeti, insomma, c’è spazio anche per i navigatori. Pur se in una regione senza mare. Secondi in Italia – La classifica Istat, con dati relativi al 2019, mette davanti agli abitanti del cuore verde d’Italia soltanto i campani, con poco più di un punto percentuale di vantaggio. Quella dei social è quindi una passione tutta umbra, almeno a giudicare dai numeri: la media italiana di persone che usano internet per i social network è del 53%, mentre quella del centro Italia è del 56%. Ma non tutti gli abitanti della regione hanno la possibilità di postare, chattare e guardare video alla stessa velocità, anche se nel 2020 sembra un’assurdità: l’Umbria è una regione a due velocità di navigazione. Internet per tutti? – A Preci, per esempio, neanche una famiglia su dieci ha la possibilità di navigare a 1 Giga al secondo con la connessione FTTH, la fiber to the home; a Foligno, i lavori per installarla su tutto il comune sono iniziati soltanto lo scorso aprile, quando in Comune venne presentato il progetto open fiber. A febbraio 2019 Norcia è stato il primo comune terremotato a ricevere una copertura wireless da 100 mega al secondo. La differenza fra questa parte della regione e quella più tecnologica si vede benissimo nel paragone col capoluogo: a Perugia le connessioni da 500 mega fino a 1 giga erano attive nel 55% delle case già dal 2018. Fanalino di coda – Le statistiche Istat del 2019 sulla diffusione della connessione a banda larga mettono l’Umbria è in fondo alla classifica: quasi il 7% degli abitanti della regione non ha a disposizione una connessione adatta a navigare. Certamente il terremoto del 2016 ha inciso notevolmente sui lavori di ammodernamento, ma il divario va oltre l’evento sismico: sono quasi due i punti percentuali rispetto alla Liguria, penultima in questa speciale graduatoria. I social al posto… Dei treni – Ad analizzare questi dati ai nostri microfoni è stato Matteo Grandi, direttore di Piacere Magazine, che ha dato una lettura diversa: «Facendo una battuta, ma neanche troppo, si potrebbe dire che gli umbri compensino la storica inefficienza dei collegamenti stessi con l’uso dei social network: d’altronde – ha detto – l’impossibilità di essere collegati a ciò che li circonda viene sostituita da questi mezzi».

Autore

Francesco La Luna

Nato a Cosenza il 30/08/1993. Laureato in Lettere Classiche all'Università della Calabria con una tesi sul giornalismo di Vincenzo Padula. Giornalista Praticante del XIV Biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.