Sposarsi a tutti i costi

Castelli e sapori tradizionali: ecco il matrimonio nella terra di San Valentino
Tra banchetto, fiori e fotografo l'altare può costare i risparmi di una vita. Dagli abiti donati alle monache di Cascia allo sfarzo delle celebrazioni a tema

In Umbria si dice: “Tu vol fa le nozze coi funghi!” per intendere che non su tutto si può economizzare, e di certo non sulle nozze. Non a caso la maggior parte delle coppie inizia a progettare il grande giorno almeno un anno prima. Parola d’ordine: personalizzazione.

Pianificare – Non si scende a compromessi sulla location per il ricevimento, l’abito (specialmente della sposa), ed il fotografo. Le fotografie e i video sono l’unico “pezzeto” del matrimonio che si porta a casa dopo i festeggiamenti e la spesa può arrivare fino a 3.000€. Non tutte le coppie (e le tasche) sono pronte per questo passo: spesso si aspetta di mettere da parte il gruzzoletto necessario. Altri ricorrono addirittura a forme di finanziamento ad hoc, prestiti erogati e calibrati a posta per questa esigenza.

Le rinunce – Le bomboniere, antiquate e fuori moda, sono il primo costo ad essere tagliato. È premiata anche l’originalità, la scelta di molti cade su bomboniere “utili”, spesso nel settore enogastronomico: miele, olio e vino si contendono il primato con le bomboniere solidali, donazioni variabili ad associazioni o enti benefici.

Un dono speciale – Alcune spose che non possono concedersi questi sfarzi si rivolgono alle monache del convento di Santa Rita a Cascia, e scelgono il proprio abito tra quelli donati da altre spose. Tra le mura del convento, gelosamente custoditi dalle monache di clausura, si trovano più di trecento bellissimi abiti che hanno accompagnato all’altare giovani spose di tutto il mondo. Per molte ragazze è una scelta compiuta anche e soprattutto per devozione. Come Barbara, che è venuta a conoscenza per caso di questa piccola realtà, e se n’è innamorata.

Usi e costumi – La tradizione, in Umbria, trova posto soprattutto a tavola. Nella scelta del menù gli sposi non hanno dubbi e si lasciano tentare dai prodotti “della casa”. Ricorrenti sono anche i temi d’ispirazione tradizionale, come quello medioevale, o la tendenza a scegliere i colori della propria città, come il rosso e il bianco per i perugini doc. Ma il vero fascino dell’Umbria è nella sua storia. Le dimore storiche, le ville affrescate, i castelli e le bellissime chiese continuano ad affascinare sposi di ogni età e provenienza. Per i luoghi più belli, e più ambiti, si può arrivare a spendere, solo per la sala del “sì, lo voglio”, fino a 700 euro.

La luna di miele – Per evitare brutte sorprese, la lista nozze oggi si fa in agenzia viaggi. Privilegiate per la luna di miele sono le esperienze irripetibili. Di mare o di cultura, per la luna di miele si va lontano: Polinesia, Giappone, Thailandia e India. Questi viaggi sono tanto preziosi da meritare polizze assicurative salva-vacanza: un “pacchetto sposi” che comprende anche una garanzia per gli anelli nuziali e una copertura per l’annullamento del matrimonio, con massimali rispettivamente fino a 800 euro e a 20.000 euro.


Autore

Stefania Blasioli

Nata a Lanciano (CH) il 13/07/1996. Laureata in Economia e Management per Arte, Cultura e Comunicazione presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Giornalista praticante del XIV Biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.