«Sì, lo voglio!» in tutte le lingue del mondo

Sempre più stranieri scelgono il nostro Paese per suggellare il loro amore. L’Umbria resta fra le regioni preferite nel giorno del Sì
Non solo matrimoni in chiesa o in comune: le nozze si celebrano in edifici storici o in location alternative, e aumentano anche le cerimonie puramente simboliche

Che siano milionari in sella ad elefanti o semplicemente coppie in cerca di una location particolare, ormai per gli stranieri sposarsi in Italia non è solo un sogno, ma un’opzione fra le più gettonate. Quella del destination wedding è una richiesta ricorrente per chi si occupa di organizzare matrimoni.

SEMPRE PIÙ INNAMORATI DEL BELPAESE – Soltanto negli ultimi due anni, a livello nazionale, si è registrato un incremento di circa il 30% dei matrimoni di stranieri: nel 2017 sono stati 7.147, con un fatturato complessivo di 385 milioni e 830mila euro. Ancora non si dispone di dati ufficiali per il 2018, ma le stime prevedevano almeno 500 celebrazioni in più. Un business florido, che strizza l’occhio al turismo tradizionale, di cui alimenta i flussi: si tratta di 1,2 milioni di presenze annue, con una durata media del soggiorno di 8,4 giorni per gli sposi e di 3,5 giorni per gli invitati.  L’Umbria si conferma fra le mete predilette

Infografica: I matrimoni degli stranieri in Umbria
I matrimoni degli stranieri in Umbria

IL WEDDING PLANNING – Organizzare un matrimonio è un processo laborioso e che richiede tempo e conoscenza di burocrazia, luoghi e fornitori a cui affidarsi: per questo, specialmente se si programma di sposarsi all’estero, il supporto di una wedding planner è indispensabile.

Ma cosa chiedono gli sposi stranieri alle organizzatrici di eventi? Sicuramente di rendere indimenticabile il giorno più bello, senza rinunciare alle tradizioni del Paese d’origine, da coniugare rigorosamente con le peculiarità offerte dalla regione più verde d’Italia. I dettagli ce li rivela Alessandra Carbonari, Wedding planner e interprete, specializzata in destination wedding.

IL PROGETTO SPOSì – Un’occasione troppo ghiotta per non essere colta: così il Comune di Perugia ha dato vita ad un’iniziativa per facilitare le celebrazioni sul territorio del capoluogo. Lanciato nel 2015, il “Progetto SpoSì” si concretizza in un’operazione di apertura verso coloro che scelgono Perugia come destinazione per il proprio matrimonio, siano essi italiani o stranieri. Soprattutto per venire incontro alle specifiche esigenze degli sposi forestieri, si è optato per aumentare il numero di sale ed edifici storici autorizzati ad ospitare le cerimonie nuziali. E non solo. Si lavora per far crescere tutto il settore del turismo umbro, come ci racconta la Dott.ssa Anna Galinari, Responsabile dell’Ufficio di Stato Civile del Comune di Perugia.

Un piano che coinvolge profondamente anche chi si occupa di celebrare i matrimoni, come l’Assessore Dramane Diego Wagué, che non nasconde la soddisfazione di far parte del progetto SpoSì Perugia. L’Assessore sottolinea le tante ricadute positive di questa iniziativa sul Comune, e anche l’arricchimento personale che deriva dalla possibilità di festeggiare l’unione fra due innamorati. Entusiasta della sua esperienza di officiante di matrimoni sempre più multietnici, nota con commozione che: «Tutte le barriere culturali vengono a cadere quando entrano in gioco i sentiment

Autore

Valentina Celi

Nata a Catanzaro il 01/06/1989. Laureata in Relazioni Internazionali presso La Sapienza di Roma. Giornalista praticante del XIV Biennio della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.