Sulle tracce degli etruschi

A tu per tu con i volontari delle associazioni che vogliono tramandare e conservare la cultura etrusca in Umbria
A Ponte San Giovanni la Pro Ponte organizza “Velimna” per rafforzare il senso di comunità tra gli abitanti. A Porano, vicino Orvieto, è l’associazione Acqua che prova a valorizzare i siti etruschi come la Tomba Hescanas. Mentre NaturAvventura si immagina percorsi sulle orme del popolo etrusco

Riscoprire antiche radici per rafforzare il senso di identità di una comunità. Ponte San Giovanni, frazione del comune di Perugia, negli ultimi anni ha avuto una forte crescita demografica, complice l’arrivo di alcuni gruppi di immigrati.
L’associazione Pro Ponte, nata diciassette anni fa, nel domandarsi quale tema avrebbe potuto creare tra i ponteggiani un maggior senso di comunità, non ha avuto dubbi: il recupero dell’eredità etrusca. Ponte San Giovanni era infatti luogo di confine tra Etruschi e Umbri, due popoli separati solo dal Tevere. «Avere un sito importante come l’Ipogeo dei Volumni – spiega Francesca Befani, consigliera dell’associazione – è per noi una grande ricchezza». Pro Ponte ha perciò deciso di dar vita a “Velimna”, una tre giorni di eventi all’insegna della riscoperta del passato etrusco. Giunta alla quindicesima edizione, la sfilata in costume è sicuramente uno degli appuntamenti più sentiti e attesi dal quartiere. Ci sono poi le cene a tema e i convegni a cui partecipano esperti di tutta Italia, organizzati in collaborazione con l’Università di Perugia e la Soprintendenza.
Ogni anno si sceglie di approfondire un aspetto diverso: dalla scrittura al ruolo della donna, dalle abitudini alimentari all’arte della guerra. «Ad aprile – continua Francesca – uscirà un libro raccolta con tutto il materiale prodotto in questi anni di eventi», organizzati e coordinati dai 26 soci e dai volontari.

Tesori nascosti – Tutelare e promuovere le bellezze, etrusche e non solo, del territorio è l’obiettivo di Acqua, associazione attiva da dieci anni nell’Orvietano, l’altra capitale dell’Etruria umbra. A Porano, oltre alla più nota Tomba degli Hescanas, si trovano moltissime sepolture che però non sono visitabili e dalle quali, nel corso degli anni, è andato perduto moltissimo. «La passione per l’archeologia e l’attenzione per i reperti è qualcosa di recente, della prima metà del Novecento – commenta Rosaria Vagnarelli di Acqua – mentre già dall’Ottocento le persone avevano sviluppato un gusto per l’antico e, mancando qualsiasi tipo di regolamentazione in materia, prendevano da questi siti non protetti tutto ciò che trovavano». Gioielli, urne, sarcofagi e corredi funerari che avrebbero potuto trovarsi esposti nei musei archeologici.
Ciò che è rimasto oggi, con una maggior tutela e valorizzazione, potrebbe divenire meta di importanti flussi turistici: «Gli stranieri sono molto attratti da questi siti perché non sono abituati, nei loro paesi, a vedere niente del genere» conferma Rosaria.

A spasso con gli Etruschi – Gli Etruschi possono essere anche compagni di passeggiata: l’associazione NaturAvventura propone percorsi sulle tracce di questo popolo che abbinano il piacere di muoversi insieme alla scoperta della cultura di casa propria. «Siamo attivi a Perugia, città che faceva parte dell’antica Dodecapoli etrusca, i dodici centri più importanti d’Etruria– conferma Renzo Patumi e il presidente dell’associazione Gian Piero Zurli – perciò gli Etruschi sono per noi partner naturali».
Anche in città si può camminare, infatti, già da alcuni anni, NaturAvventura organizza il periplo delle mura di Perugia. «Benché ogni città etrusca fosse una realtà a sé, esistevano collegamenti tra di esse e con altri popoli – continua Renzo Patumi, che conclude – altri percorsi si stanno aprendo dal lato di Orvieto». Un turismo che coinvolge gruppi di piccole dimensioni e che consente di svelare bellezze spesso date per scontate.

Autore

Giulia Bianconi

Nata a Perugia il 1° giugno 1993. Laurea triennale in Scienze politiche e relazioni internazionali all'Università di Perugia. Specialistica in Relazioni Internazionali (curriculum Valori - Diritti umani, interculturalità e cooperazione allo sviluppo) ancora in corso. Giornalista pubblicista dal 2015.