Italiani, popolo di non lettori

Nella patria di Dante e Boccaccio si legge sempre meno: a sorpresa, i ragazzi della generazione digitale provano a salvare l’editoria.

Italiani popolo di santi, poeti ma non di lettori. Rispetto al 2010, in Italia oggi ci sono oltre 4 milioni di lettori di libri in meno. A dirlo è l’autorevole voce dell’Istat, che traccia la crisi dell’industria libraria nel Belpaese. Ripensate all’ultima volta che avete preso in mano un libro: se risale a più di un anno fa, siete in buona compagnia. Nel 2016 33 milioni di persone (sic!) non hanno sfogliato nemmeno un libro, saggio, romanzo o guida turistica che sia.

La lettura è un gioco da ragazze. In Italia i lettori sono il 40,5% della popolazione: i più virtuosi sono gli abitanti del Trentino-Alto Adige (54,8%) e del Friuli-Venezia Giulia (54,3%). L’Umbria si attesta al 39,8%, in linea con la media nazionale. Scendendo lungo lo stivale, scende anche la percentuale dei lettori: il 48,7% del Nord-est contro il 27,5% del Sud. Maglia nera alla Calabria, dove legge solo il 25,1% delle persone.
Altro che generazione digitale: smentendo gli stereotipi che vedono gli adolescenti perennemente attaccati a telefono e pc, i lettori più forti sono le ragazze con meno di 19 anni. L’abitudine di leggere si impara in casa ma si perde crescendo: se i genitori leggono, i figli leggono il doppio rispetto ai coetanei. L’età migliore per leggere è fra gli 11 e i 14: il 51,1% sono lettori abituali, la percentuale più alta fra tutte le classi di età.

Carta batte e-book. La carta resiste strenuamente: il mercato degli e-book rimane fermo da anni sotto il 3%. Nel 2016 4,2 milioni di persone hanno letto almeno un e-book (7,3% dei lettori). L’85% dei lettori dice di preferire di gran lunga la lettura su carta stampata, per il 10% è indifferente. Solo il 2,6% preferisce la lettura su tablet o Kindle, dispositivi che gli umbri amano ancora meno: solo l’1,5% li usa. La crisi dell’editoria si spiega bene considerando che solo due persone su dieci hanno detto di aver comprato l’ultimo libro letto: il 18,3% degli intervistati lo ha trovato in casa, un altro 17,9% lo ha ricevuto in regalo. La biblioteca? Questa sconosciuta. Solo il 15% la frequenta abitualmente, prevalentemente per ragioni di studio o documentazione, più che per il piacere di leggere circondati da libri e di prenderne uno in prestito (7%). Generi preferiti? Romanzi gialli (28,5%) saggi (20,5%) poi romanzi rosa (15,3%) e libri di fantascienza (13,9%). La narrativa italiana batte quella straniera per più di dieci punti. Resiste forte la narrativa per bambini e ragazzi (17,5%) e i fumetti (14,7%). Fra i manuali pratici i più acquistati sono le guide turistiche (23%) E i libri di ricette (24,4%). Allora alla fine con la cultura si mangia.

Autore

Elena Frasconi

Nata a Farnetta di Montecastrilli (Terni) il 28 marzo 1989. Dopo la laurea in Scienze Politiche e una borsa di studio in Comunicazione istituzionale europea all'Università di Perugia, è giornalista pubblicista dal 2013.