I più piccoli entravano a scuola il primo pomeriggio, quando per i ragazzi del liceo suonava l’ultima campanella. C’era una sola scuola a Norcia in cui, dopo il terremoto, era possibile continuare a fare lezione. La scuola, il luogo in cui una comunità cresce, si modella e si consolida. La scansione del tempo in ore scolastiche fa parte della formazione e anche se a Norcia la giornata è piegata ad una situazione di emergenza, sui visi dei ragazzi che entrano ed escono dalla struttura antisismica ci sono sorrisi, risate, stanchezza. Il gioco nella mano di un bambino viene riposto nello zainetto: è ora di salutare il genitore e affidarsi alla maestra.
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