Musica e magia nel mistero della Scarzuola

Viaggio dentro il significato della città ideale di Tomaso Buzzi
Il puzzle dell’architetto rimanda al concetto della Madre Terra, un luogo ideale per riflettere e meditare

Entrando alla Scarzuola si ha subito la sensazione di fare un viaggio dentro un universo sconosciuto, un mondo tutto da scoprire, per certi versi anche inquietante, un luogo ideale per riflettere e meditare. Nei pochi ettari di verde e arte, che si confondono con le colline umbre, la pace e il silenzio la fanno da padrona.

Il mistero – La Scarzuola si porta dietro un alone di mistero, che parte fin dalla sua nascita. Perché Buzzi ha deciso di costruirla? Quali significati nasconde?
Rispondere a queste domande non è semplice, ma ammirando il puzzle di opere si riesce a entrare nel mondo “buzziano”.
Innanzitutto la Scarzuola si trova su un’area ricca di acqua, che rimanda a un senso di femminilità.
Marco Solari, il nipote dell’architetto – che ne ha raccolto l’eredità del luogo – racconta il senso di questo complesso rurale incastonato nel cuore dell’Umbria: “Non esiste il tempo, qui ci sono fantasia, alterazione e follia”.
La Scarzuola può essere riassunta come un contenitore disordinato composto dalla riproduzione in scala del Colosseo, del Partenone, della torre di Babele, dell’agorà, della scala della musica e di sette scene teatrali.

Esoterismo – Il senso finale della città ideale dovrebbe essere dato da chi la visita, dal momento che l’opera è rimasta incompiuta, forse volutamente. Tomaso Buzzi ha sfruttato le conoscenze acquisite in giro per il mondo, in anni e anni di lavoro, con un occhio rivolto sempre ad anticipare il futuro.
Ogni pezzettino della Scarzuola, nell’idea Buzziana, è intriso di esoterismo, dove tutto rimanda alla madre terra, e per interpretarlo – come dice Solari – non bisogna guardarla ma sentirne la musica e il silenzio. Perché entrare in questo piccolo cuore verde dell’Umbria equivale a fare un viaggio in un universo parallelo, dove cercare Dio o semplicemente la pace interiore.