Quando la resistenza comincia dal vino

Nove cantine sparse per l'Umbria, un'unica visione: ecco chi sono i vignaioli resistenti
Da buoni artigiani dell'uva, fanno il vino "come si faceva una volta". Liberi dai vincoli del gusto imposto dal mercato, provano a raccontare il territorio e a trasmettere la passione per il proprio mestiere

C’era una volta “Umbria Grida Terra”. Un evento che per Perugia era stato una piccola rivoluzione: rivitalizzare i luoghi del Mercato coperto all’insegna dei prodotti locali. In quell’occasione, era stato gettato il seme dei Vignaioli resistenti umbri. Nove viticoltori si sono incontrati, si sono annusati, si sono piaciuti. Dal 2012 hanno creato una rete e periodicamente si riuniscono, si scambiano idee, esperienze e strumenti. Le loro “riunioni di aggiornamento”? Cene conviviali dove mangiano (e bevono) tutti insieme. Perché i vignaioli resistenti umbri sono per prima cosa un gruppo di amici.

La resistenza del vignaiolo – Poche ma decise le loro parole d’ordine. Prima su tutte “resistenza”. Ma ognuno dei nove viticoltori ha un proprio modo di resistere e dà un significato diverso allo stesso termine. C’è chi resiste alla grande distribuzione, chi a forme di produzione industrializzata. Chi resiste alla tentazione di avere tutto e subito, senza scappatoie chimiche. Chi infine resiste alle mode e tendenze del momento. Ciò che più di tutto li unisce è la voglia di tornare a fare il vino di una volta: «come lo faceva il nonno».

La vera Umbria, in bottiglia – Il vino è uno dei modi per raccontare il territorio. E il sapore della terra, così come l’uva, non può e non deve piacere a tutti. Per le piccole aziende agricole diventa fondamentale, per farsi conoscere, trovare una via di accesso alternativa al mercato. Non solo resistenza. Essere controcorrente rispetto all’omologazione del gusto diventa un modo privilegiato, in quanto libero, di raccontare attraverso l’uva il sapore di casa.
Negli ultimi anni c’è un movimento in atto, che non riguarda solo le piccole cantine ma più in generale i prodotti locali di qualità. Sono i nuovi piccoli imprenditori agricoli. Sono giovani, sono uniti ed hanno tanta voglia di far emergere il meglio dell’Umbria.

Autore

Francesco Bonaduce

Nato a Perugia il 9 dicembre 1988. Laureato in giurisprudenza e abilitato come avvocato. Praticante della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia.