Un “Giro” in centro

La centesima edizione del Giro d'Italia attraverserà anche tre città umbre
La manifestazione ciclistica più importante del nostro Paese toccherà il cuore d'Italia, partendo da Foligno e snodandosi per la "via del Sagrantino", un viaggio attraverso arte, cultura e vino

Sulla torre del municipio in piazza della Repubblica campeggiano quattro lettere: S.P.Q.F. Senatus Populusque Fulginei. Un segno evidente dell’orgoglio che i folignati provano nei confronti della loro città e che si può ben giustificare facendo un giro per le sue strade.

Il fulcro della città La piazza principale è da sempre il cuore pulsante di Foligno, centro del potere politico e religioso. È qui che sorgono infatti alcuni degli edifici più importanti della città. Sul lato opposto del municipio si trova l’ingresso laterale della Cattedrale di San Feliciano, costruita nella prima metà del XII secolo sulla tomba del santo di cui porta il nome. E sulla piazza affaccia anche Palazzo Trinci, residenza della famiglia che governò la città tra il 1305 e il 1439, un imponente edificio contenenti veri e propri gioielli d’arte, come gli affreschi di Gentile da Fabriano. Attualmente il palazzo è sede del museo archeologico e della pinacoteca della città. Un altro museo da non perdere sorge di fianco al municipio ed è dedicato alla tipografia: Foligno può vantare infatti la stampa, nel 1472, delle prime copie della Divina Commedia e successivamente dei Promessi Sposi.

Tesori nascosti – Spostandosi dal centro, Foligno offre tante altre bellezze ai propri cittadini e ai turisti di passaggio. Percorrendo poche centinaia di metri lungo Via Gramsci si arriva all’oratorio del Crocifisso, da poco restaurato e riaperto al pubblico. Un vero e proprio gioiello nascosto: attraversando la piccola porta, si entra infatti in un’unica grande sala colma di veri e propri tesori artistici, fra marmi, affreschi e dipinti di rara bellezza. Continuando lungo la strada si raggiunge l’altra piazza importante della città, intitolata a san Domenico.

Salto indietro nel tempo – E se non bastasse aggirarsi fra chiese, piazze e vicoli, un altro modo per rituffarsi indietro nel passato è offerto dalla giostra della Quintana, dall’antico nome dei rioni della città. Fin dal 1946, ogni anno, i quartieri folignati si colorano dei costumi barocchi e medievali indossati da cavalieri e dame che sfilano per le strade. Culmine delle celebrazioni è la giostra, in cui i dieci rappresentanti delle quintane si sfidano in una gara di destrezza a cavallo. Alla fine, oltre mille persone si ritrovano in piazza Grande per cenare e festeggiare, perché non importa chi vinca la competizione, ciò che i folignati vogliono è celebrare tutti insieme la festa della propria città.

Autore

Gabriele Genah

Nato a Roma il 30 gennaio 1989. Laureato in Scienze Politiche presso la Sapienza. Laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso la Luiss. Giornalista praticante presso la Scuola di Giornalismo di Perugia.