Il terremoto, in Umbria, non ha fortunatamente fatto morti, ma ha causato molti danni e disagi alla popolazione della Valnerina. La città di Norcia, con la cattedrale di San Benedetto crollata, è diventata uno dei simboli della distruzione causata del sisma. Uno dei problemi cruciali è quello delle strade: non garantire alcuni collegamenti per troppo tempo può infatti decretare la morte di interi borghi e avere pesanti ricadute economiche per l’intera regione.
I danni – Le strade che hanno ricevuto danneggiamenti a causa del terremoto (in seguito alla scossa del 30 ottobre) sono tre: si tratta della SS685, della SP477 e della SR209.
– La prima strada (detta anche Tre valli umbre) collega la Valnerina con Ascoli Piceno e con la SS4 (Salaria). Passa per tutti i centri più duramente colpiti dalla drammatica scossa del 24 agosto 2016, che fece 299 vittime: Arquata del Tronto, Accumoli, Amatrice. In quanto Statale è di competenza Anas ed è chiusa subito dopo Norcia perché presenta una galleria (la San Benedetto) pericolante, oltre ad alcuni viadotti danneggiati al confine con le Marche. Anche il tratto umbro tra Serravalle e Norcia è rimasto chiuso per tre settimane, ma è stato riaperto, pur essendo ancora interessato in alcuni punti da lavori di messa in sicurezza;
– La seconda strada collega Norcia con la frazione di Castelluccio. È di competenza della Provincia di Perugia ed è lunga una ventina di km: di questi, cinque circa sono interessati da importanti danni e in alcuni tratti è crollata la stessa carreggiata. È percorribile solo con mezzi di soccorso, che però non salgono durante le frequenti nevicate invernali.
– La terza strada collega Cerreto di Spoleto a Visso, altro paese fantasma dopo il 30 ottobre. Anch’essa è di competenza provinciale, suddivisa tra Perugia e Macerata. Il tratto umbro, da Triponzo al confine regionale è rimasto chiuso fino al 23 dicembre, poi ha riaperto a senso unico alternato ed è ancora interessato da lavori. Il tratto marchigiano è invece chiuso a causa dell’esondazione del fiume Nera.
Le tempistiche – Essendo diverse le problematiche, sono diversi anche i tempi di riapertura. In generale, i danni sul versante marchigiano sono più importanti che su quello umbro.
– Nella SS685, la riapertura della galleria San Benedetto è prevista per la fine dell’estate, mentre i viadotti crollati sul tratto marchigiano non saranno ripristinati prima del 2018;
– Per quanto riguarda la SP477, si punta a riaprire la strada per giugno;
– La SR209, come detto, è aperta nel tratto umbro, mentre in quello marchigiano non sarà possibile fare valutazioni prima della primavera.