La storia di Mario Lavoratori: un futuro di nuove opportunità

Da ospite del centro diurno della "Semente" a socio lavoratore svantaggiato della cooperativa agricola
Mario si occuperà anche dell'agriturismo, la nuova attività che sta per partire

Mario Lavoratori non è uno qualsiasi alla “Semente“: le sue sono le prime dimissioni dal centro diurno, dopo un percorso di avviamento al lavoro partito nel 2011. Mario ha da poco lasciato teatro, palestra e i numerosi laboratori del centro per dedicarsi alla fattoria sociale, dove si occupa dell’orto e degli animali. Contribuendo così anche al gruppo di acquisto solidale, il progetto che consente a tutti di assaggiare verdure, uova e miele prodotti proprio alla Semente. Mario sembra soddisfatto di questo cambiamento: «Ora faccio molte più cose. Prima passavo troppo tempo in casa e mi annoiavo» confida.

L’agriturismo della “Semente” – A breve Mario sarà protagonista del nuovo servizio della cooperativa: un agriturismo, nato dal recupero di un immobile della Regione tramite un’attività di fundraising cui hanno contribuito grandi e piccoli donatori. «Ci saranno sette camere con venticinque posti letto e due sale per la ristorazione con cinquanta posti» spiega il direttore della Semente Andrea Tittarelli. L’agriturismo svolgerà anche servizi verso terzi, come i catering, mentre sono già iniziate le cene sociali (la prima il 27 gennaio). Mario continuerà ad occuparsi della campagna, delle galline, dei maiali e degli alpaca, ma avrà anche mansioni di reception. «Farò i conti – promette – ma senza calcolatrice!». Rigorosamente senza, perché Mario con i numeri va davvero forte, arrivando ad autodefinirsi una «calcolatrice umana». La matematica non è la sua unica passione: ci sono il calendario e le date, le energie alternative – «che qui pratichiamo molto», precisa – il pianoforte e la scrittura. Nel tempo libero aiuta i genitori e la nonna con le faccende di casa.

Una strada possibile – La realtà della “Semente” non si propone di offrire a persone autistiche un servizio a vita. L’obiettivo è quello di intraprendere un percorso formativo personalizzato che, oltre a dotare gli ospiti del centro di una maggiore autonomia, apra la strada a un vero impiego. Mario e la sua storia confermano che questa è una strada percorribile: secondo Andrea Tittarelli «gli operatori hanno notato un cambiamento importante in lui, nel suo lavoro è molto professionale».

Autore

Giulia Bianconi

Nata a Perugia il 1° giugno 1993. Laurea triennale in Scienze politiche e relazioni internazionali all'Università di Perugia. Specialistica in Relazioni Internazionali (curriculum Valori - Diritti umani, interculturalità e cooperazione allo sviluppo) ancora in corso. Giornalista pubblicista dal 2015.